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AGGIORNATO PIANO INDUSTRIALE CON VISION AL 2015 E CON NUOVI TARGET 2012-2014, INCLUSI I PIANI DI SOSTENIBILITA’ E GOVERNANCE

Il Consiglio di amministrazione di Pirelli & C. ha approvato il Piano industriale con visione 2015 e aggiornamento target 2012-2014. Il piano è stato illustrato oggi a Londra alla comunità finanziaria dal Presidente e Ceo di Pirelli & C., Marco Tronchetti Provera, dal Coo, Francesco Gori, dal responsabile Ricerca & Sviluppo, Maurizio Boiocchi, e dal responsabile della Direzione Pianificazione e Controllo di Gestione, Maurizio Sala.

Scarica il comunicato stampa

FOCUS SUI PIANI DI SOSTENIBILITA’ E GOVERNANCE (da pagina 15 del comunicato stampa)

Nel periodo 2012-14 Pirelli intensificherà ulteriormente il piano di sostenibilità ambientale, sociale ed economica già avviato nel 2011. Obiettivi principali del piano sono l’innovazione di processo e di prodotto orientate tanto alla sicurezza delle persone quanto alla salvaguardia dell’ambiente, l’estensione del Modello di gestione aziendale sostenibile Pirelli alle nuove realtà industriali che entreranno a far parte del Gruppo, l’impegno a trasformare l’educazione alla sicurezza stradale del cliente finale in una vera e propria “cultura della sicurezza”, la valorizzazione delle proprie persone oltre ad un forte investimento in formazione.

Nei processi produttivi Pirelli si impegna a utilizzare sistemi che porteranno entro il 2015 a ridurre del 70% il prelievo specifico di acqua e del 15% le emissioni specifiche di CO2 rispetto al 2009. Nel 2011 tali valori sono stati già ridotti rispettivamente del 29% e del 5%.

Circa i prodotti, il Gruppo punta ad intensificare nel prossimo triennio l’utilizzo di materie prime a basso impatto ambientale e a migliorare ulteriormente le caratteristiche di sicurezza ed ecosostenibilità degli pneumatici green performance, estendendone i benefici ai mercati LatAm, Cina, Usa e Messico.

Sul piano della responsabilità sociale, particolare attenzione è posta sulla sicurezza negli ambienti di lavoro attraverso piani di prevenzione e di formazione negli stabilimenti, con l’obiettivo sfidante di ridurre del 60% l’indice di frequenza infortuni (IF) rispetto ai valori 2009. Nel 2011 i primi effetti di tale piano sono già evidenti con una diminuzione dell’IF pari al 26% rispetto al 2009. Inoltre etica, diversità, leadership, dialogo e welfare saranno al centro dei programmi di valorizzazione delle persone e in ottica di sviluppo delle attitudini e delle competenze individuali, a valle di un investimento formativo che punta a crescere raggiungendo una media di 7 giorni/uomo (dai 6,3 del 2011). Continuerà l’attività di monitoraggio della sostenibilità sociale e ambientale della catena di fornitura, anche grazie a un nuovo e avanzato sistema di gestione IT.

Il Modello aziendale di gestione e sviluppo sostenibile sarà al centro dell’ integrazione delle nuove realtà produttive in Messico, Russia e Indonesia. Nell’ambito dei rapporti con le comunità locali e internazionali, si rafforzerà la cooperazione con le autorità governative e non governative per condividere iniziative finalizzate allo sviluppo della cultura della sostenibilità, in particolare riferita alla sicurezza stradale.

Grazie alla gestione responsabile che la caratterizza, Pirelli è stata riconosciuta nel 2011 per il quinto anno consecutivo leader mondiale di sostenibilità del settore ‘Auto Parts and Tyre’ nell’ambito degli indici Dow Jones Sustainability Stoxx e Dow Jones Sustainability World.

La Corporate Governance di Pirelli si fonda su quattro elementi: la centralità del Consiglio di Amministrazione nella definizione dell’indirizzo strategico e nella supervisione del management; la politica di remunerazione del management legata alla creazione di valore; un processo di successione che garantisca la massima trasparenza nell’implementazione delle strategie del gruppo, un efficace processo di gestione dei rischi.

In particolare, per garantire l’autonomia del consiglio di amministrazione nello svolgimento delle sue funzioni, la governance Pirelli prevede che il 90% dei componenti siano indipendenti e che tutti gli azionisti, di minoranza e maggioranza, siano rappresentati.

Al consiglio, inoltre, si affiancano il Comitato Audit, Rischi e Corporate Governance e il Comitato Remunerazioni, entrambi composti esclusivamente da consiglieri indipendenti. Da quest’anno, la governance Pirelli prevede due nuovi organismi: il Comitato per le strategie e il Comitato per le nomine e le successioni. Quest’ultimo organismo ha l’obiettivo di monitorare le risorse umane interne e di verificarne l’attitudine ad assumere ruoli di 16 primaria responsabilità, oltre che di definire le caratteristiche necessarie per ricoprire tali ruoli al fine di eventuali ricerche all’esterno in caso di cambiamenti d’”emergenza”.

Anticipando di un anno la normativa che rende obbligatoria l’approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti della politica di remunerazione dell’azienda, Pirelli definisce il sistema di incentivi in maniera tale da allineare gli interessi del management con quelli degli azionisti, attraverso l’istituzione di un forte legame tra retribuzione e performance individuali e del gruppo. In virtù di questo sistema, oltre il 35% della retribuzione dei manager del gruppo è di tipo variabile e di questa oltre il 70% è legata al conseguimento dei target finanziari del piano industriale

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Categorie: Sostenibilità