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Pirelli con Inter Campus anche in Messico

Nuove attività coinvolgeranno i bambini per aiutarli a crescere attraverso i valori dello sport

Integrazione sociale contro il disagio giovanile nei quartieri a rischio, sostegno al sistema educativo della popolazione, formazione pedegogica degli istruttori: tutto questo è Inter Campus. Ora anche in Messico. Pirelli infatti sostiene i progetti di Inter Campus in diverse aree del mondo attraverso un processo di crescita e di integrazione delle giovani generazioni mediante lo sport creando un legame con il tessuto sociale in cui la società è presente.

Il programma Inter Campus è attivo dal 2004 a Queretaro, cittadina coloniale situata a 200 km a nord di Città del Messico dove le suore Marcelline, continuano ad offrire la possibilità ai bambini disagiati del quartiere periferico di Bolanos e della scuola de ‘Girasol’ di partecipare all’attività sportiva sul bellissimo campo a 7 in erba sintetica situato all’interno della loro Collegio. L’attività è gestita dal coordinatore Ernesto Ortega, professore di educazione fisica presso lo stesso Istituto, il quale ha organizzato il corso teorico alla presenza di 8 allenatori e un gruppo di circa 15 studenti dell’Università Autonoma dello sport di Queretaro. Ai corsi teorici tenuti ogni mattina sono seguono quelli pratici pomeridiani sul campo con la partecipazione di oltre 100 bambini.

Come ulteriore sviluppo delle attività già in essere da anni, la visita della delegazione di Inter Campus è stata anche occasione per attivare due nuovi centri. A partire dal 17 marzo il progetto in Messico si è arricchito di nuove attività che coinvolgeranno i bambini. Al progetto lavora direttamente Christian Valeiro (Inter Campus) che ha già esperienza con altri gruppi in Messico e dopo un attento soprallugo a Città del Messico, ha dato il suo ok per iniziare.

Presso la Fundaciòn Renacimiento, ubicata a Tepito, il quartiere più disagiato e pericoloso del Distretto Federale, è stato attivato un altro centro sul campetto in cemento all’interno della struttura.
Come da prassi, si è svolta la consegna delle maglie ai 25 bambini partecipanti ed il primo allenamento.

Bambine e bambini dai sei ai quattordici anni, che condividono esistenze difficili che col pallone si uniscono in un gioco spensierato e sorprendentemente uguale per tutti i bimbi del mondo. I ‘callejeros’ ( bambini di strada) imparano giocando il rispetto per l’altro e attraverso lo sport vengono educati alla tolleranza.