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Pirelli Metzeler Tourance™ miglior pneumatico enduro street per Motorrad

Metzeler Tourance™ eletto miglior pneumatico enduro street dalla rivista tedesca Motorrad

Il nuovo Metzeler Tourance™ ha dimostrato il comportamento più equilibrato in tutte le condizioni del test, in particolare ottimo il comportamento su asciutto ed eccellenti le doti messe in luce su bagnato e il chilometraggio elevato.

Per questo il nuovo Metzeler Tourance™ Next è salito sul gradino più alto del podio nella comparativa di pneumatici street enduro organizzata dall’autorevole magazine tedesco Motorrad, che lo ha messo a confronto con Michelin Anakee 3, Bridgestone Battle Wing 501/502, Continental TrailAttack 2, Dunlop Trailmax TR91 e Pirelli Scorpion Trail. Tutti nelle misure 110/80 R19 e 150/70 R17, montati su sei motociclette Triumph Tiger Explorer.

Nel numero 11/2013 del magazine tedesco si apprende che i sei modelli di pneumatici sono stati testati in due diversi momenti: prima in condizioni di prodotto completamente nuovo e, successivamente, dopo 4000 km per verificarne usura e chilometraggio sia dell’anteriore che del posteriore. Inoltre è stato effettuato anche un test su strada a percorrenza veloce (autostrada e superstrada) e, soprattutto, un test su bagnato.

In particolare, per quanto riguarda il test su asciutto, per la valutazione delle prestazioni sono state presi in considerazione parametri come maneggevolezza, precisione sterzante, stabilità in curva, aderenza in piega, trazione in accelerazione, stabilità in rettilineo a pieno carico, comportamento con passeggero, comportamento in condizioni limite, mantenimento della traiettoria in frenata in curva.

Per il test su bagnato effettuato su tracciato debitamente irrigato, oltre ai parametri sopra descritti, Motorrad ha preso in considerazione anche lo spazio di frenata alla velocità di 100 km/h, la velocità media di percorrenza e il tempo sul giro e il nuovo Metzeler Tourance™Next ha primeggiato sulla concorrenza.


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A scuola da Pirelli Bicocca

Il 23 aprile la Fondazione Pirelli ha ancora una volta aperto le porte agli alunni di terza elementare della scuola Giovanni Battista Pirelli, riservando loro una lezione molto speciale.

Dopo una breve introduzione sulla storia della gomma e sulle proprietà di questo materiale, i bambini hanno potuto apprendere le principali fasi di lavorazione di uno pneumatico. Dalla teoria alla pratica: armati di plastilina (rigorosamente nera!) e bastoncini di legno, i bambini hanno dato sfogo alla loro immaginazione disegnando e realizzando il loro battistrada… disegni geometrici, forme riprese dal mondo della natura e anche qualche cuoricino. Sono nati così i nuovi battistrada “Fantasia”, “DNA”, “Cielo gommoso”, “Vai” e tanti altri.

La mattinata è proseguita con una visita ai laboratori di R&D. Guidati dai colleghi dei laboratori, i bambini hanno scoperto tutti i segreti del processo di creazione del battistrada: dal tracciato del laser al delicato lavoro della sgorbiatura per poi passare alla camera semianecoica, dove, in assoluto silenzio, hanno testato le performance degli pneumatici Pirelli.

Questo percorso è parte integrante del programma formativo proposto da Fondazione Pirelli con lo scopo di far conoscere ai giovani il mondo della fabbrica e del lavoro e avvicinare anche i più piccoli ai valori della nostra azienda.


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Earth Day 2013: Pirelli fa tappa in Bolivia

Oggi in tutto il mondo si celebra la Terra. Ecco una bella iniziativa di Pirelli: abbiamo compensato le emissioni di CO2 generate nel 2012 da tutte le auto aziendali italiane

Azioni concrete per proteggere il nostro pianeta. Con il contributo dei colleghi che utilizzano le auto aziendali italiane, Pirelli ha deciso di compensare le emissioni di CO2 prodotte dalla mobilità della propria flotta mediante crediti di carbonio generati dal Progetto Bolivia. Diretta emanazione della nuova policy auto varata a dicembre 2011, questa iniziativa incentiva la scelta di veicoli meno impattanti sull’ambiente e sostiene un progetto di salvaguardia delle foreste e delle popolazioni che ci vivono.

In cosa consiste il Progetto Bolivia?
Dai piedi delle Ande ai margini del bacino dell’Amazzonia si estendono 6.000 ettari di terreni di proprietà di piccoli agricoltori convolti nel progetto di riqualificazione e riforestazione Bolivia. In collaborazione con LifeGate, Pirelli ha contribuito alla creazione e tutela di oltre 206 ettari concentrati nel comune di Rurrenbaque, nel dipartimento di Beni, in provincia di José Ballivián, a compensazione delle oltre 1.400 tonnellate di CO2 emesse nel 2012 dalle auto aziandali italiane. Il progetto Bolivia genera crediti di carbonio certificati Plan Vivo e mira alla fornitura di servizi ambientali, alla produzione di legname per uso commerciale, alla pianificazione agricola integrata e alla conservazione degli ecosistemi e della biodiversità, tutto questo in collaborazione con i piccoli proprietari locali. Nel gennaio 2010 è stato il primo e unico progetto di riforestazione straniero a ricevere il ‘Green Status’ dal governo dell’Olanda e dalla Banca d’investimenti olandese.

Approfondimento Progetto Bolivia: www.arbolivia.org

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Com’è nato l’Earth Day?
Era il 1962 quando al senatore statunitense Gaylord Nelson venne l’idea di sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi mondiali sulle questioni ambientali. Grazie alla collaborazione del presidente Kennedy e un giro di conferenze negli Stati Uniti, il 22 aprile del 1970 riuscì a organizzare la prima grande manifestazione pubblica a favore della tutela della Terra. Oggi l’Earth Day coinvolge 175 Paesi in tutto il mondo.

Come si neutralizzano le emissioni di gas serra?
Con due azioni concrete: ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, di cui il più comune è l’anidride carbonica (CO2), e compensare quelle inevitabili. Ridurre la CO2 vuol dire migliorare l’efficienza tecnologica, adottare stili di vita – e di guida – rispettosi dell’ambiente, evitare sprechi inutili di risorse. Le emissioni che non si possono tagliare vanno compensate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio (carbon credit) generati da attività capaci di evitare l’immissione di nuova CO2 in atmosfera oppure di assorbirla. In natura la capacità di assorbimento è una proprietà tipica degli alberi. Gli alberi sono in grado di trattenere la CO2 e rilasciare ossigeno grazie al processo di fotosintesi clorofilliana. Il Protocollo di Kyoto ha riconosciuto il loro valore nella riduzione delle emissioni e nella lotta al cambiamento climatico.

Cosa sono i carbon credit?
Immaginiamo una ‘borsa’ dove gli agenti finanziari non si scambiano azioni o pezzi di carta, ma crediti di CO2 creati grazie alla piantumazione di alberi o immessi sul mercato da aziende e da enti virtuosi che sono stati in grado di ridurre le emissioni dal momento in cui hanno deciso di mettersi alla prova. Ad esempio decidendo di produrre energia da fonti rinnovabili al posto che da centrali a carbone. Gli stati e le aziende che riducono la CO2 hanno un doppio vantaggio. Il primo è economico perché riescono a guadagnare dalla vendita dei crediti avanzati, il secondo riguarda la reputazione perché mostrano all’intero sistema di essere in grado di rispettare le regole e di avere a cuore l’ambiente. La validità dei carbon credit scelti da Pirelli è sempre garantita da enti locali e certificata con standard internazionali.