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Gli pneumatici Pirelli DIABLO™ Superbike sono pronti a scendere in pista sul circuito californiano di Laguna Seca per il nono appuntamento del Campionato Mondiale eni FIM Superbike

SC1 e SC2 di gamma affiancate dalla gomma di sviluppo S1699 le soluzioni per l’anteriore, per tutti SC0 e SC1 di gamma al posteriore a cui si aggiunge la R1368 per i soli piloti EVO e la T384 per quelli Superbike; per la Superpole ritorna in scena la nuova gomma T0223 che ha debuttato con successo a Misano.

Venerdì prossimo Pirelli tornerà di scena nell’affascinante circuito americano di Laguna Seca insieme ai piloti del Campionato Mondiale eni FIM Superbike per il nono round in calendario. Lo farà mettendo a disposizione dei piloti per l’anteriore soluzioni SC1 e SC2 di gamma affiancate dalla gomma di sviluppo S1699, al posteriore per tutti SC0 e SC1 di gamma a cui si aggiunge la R1368 per i soli piloti EVO e la T384 per quelli Superbike; per la Superpole ritorna invece la nuova gomma T0223 che ha debuttato con successo a Misano.

Quello di Laguna Seca è un appuntamento a cui partecipano soli i piloti della classe regina e che precede la pausa estiva che durerà fino al weekend del 5-7 settembre quando tutte le classi torneranno a correre sul tracciato di Jerez de la Frontera in Spagna.

A cinque round dalla fine del Campionato Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), che quest’anno ha già realizzato tre doppiette vincendo nello stesso giorno entrambe le gare a Aragòn, Donington e Misano, guida la classifica generale con 284 punti ed un vantaggio di 43 punti sul suo diretto inseguitore Sylvain Guintoli(Aprilia Racing Team) che da inizio stagione ha ottenuti due primi posti, uno in Australia e l’altro ad Assen. Da non molto lontano li tallonano Loris Baz (236 punti) e Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike Team, 235 punti). Marco Melandri (Aprilia Racing Team), quinto in campionato, è a quota 192 punti.
Laguna Seca VS gli pneumatici: il “cavatappi” mette a dura prova lo pneumatico anteriore e inficia il grip del posteriore.

Il Mazda Raceway Laguna Seca è un circuito lungo 3610 metri (2,243 miglia) e largo 15 metri con 7 curve a sinistra e 4 a destra, il pilota in pole position parte sul lato destro. Il rettilineo più lungo misura 453 metri (0.281 miglia), il senso di percorrenza è antiorario.

Il tracciato è stato costruito nel 1957 sul fianco di una collina a 250 metri sul livello del mare ma solo dal 1988, grazie alla realizzazione della sezione compresa tra la curva 2 e la curva 5, raggiunge la lunghezza minima richiesta dalla FIM per l’omologazione.

Il layout di Laguna Seca è particolare e i sorpassi sono difficili perchè i punti in cui possono essere portati gli attacchi sono relativamente pochi. E’ forse il circuito più interessante presente negli Stati Uniti per via della sua configurazione con saliscendi e parti veloci alternate ad altre più lente. È infatti un tracciato molto variegato che presenta situazioni che cambiano rapidamente con curve strette ed elevate.

Solitamente nella giornata di venerdì la pista si presenta sporca a causa della presenza di sabbia riportata ma non è questa l’unica incognita: c’è anche la nebbia che si può creare nelle prime ore del mattino, ore in cui la temperatura può essere di diversi gradi inferiore rispetto al pomeriggio per via della posizione del circuito su una collina non lontano dal mare. Ecco perchè per il posteriore, oltre alle soluzioni morbide in mescola SC0 adatte a temperature elevate, Pirelli porta anche una SC1, più protetta in caso di abbassamento dei gradi.

Nella famosa sezione “cavatappi” (curva 8 e 8A), una chicane spettacolare situata in cima alla collina che si snoda su un dosso ripido e viene percorsa ad 80 km/h circa, si assiste a rapidi cambi di direzione in contropendenza che stressano lo pneumatico anteriore mentre i molti trasferimenti di carico possono inficiare il grip dello pneumatico posteriore.
Il rettilineo del traguardo, molto corto e con due leggeri cambi di direzione dove viene raggiunta la velocità massima, che per le moto della Superbike è di circa 270 km/h, è un altro punto impegnativo.

Infine una buona percorrenza delle curve 3 e 4 permette di ottenere un buon tempo sul giro, ecco perchè è molto importante che gli pneumatici abbiano un ottimo comportamento anche su curve lente di circa novanta gradi.

Le soluzioni Pirelli per la classe Superbike:
A Laguna Seca Pirelli si presenta con un carico di 1939 pneumatici per coprire le esigenze dei piloti della classe regina del Campionato.

Ogni pilota potrà scegliere tra 30 pneumatici anteriori e 38 posteriori tra i quali, oltre agli pneumatici da asciutto, sono previsti anche pneumatici intermedi DIABLO™ Wet e da bagnato DIABLO™ Rain.
Per quanto riguarda gli pneumatici slick, 3 le soluzioni previste all’anteriore e altrettante quelle per il posteriore.

Per l’anteriore Pirelli porta, oltre alla SC1 e alla SC2 di gamma rispettivamente in mescola medio-morbida e medio-dura, come terza ed ultima opzione l’ormai nota S1699, che ha debuttato con successo ad Aragón ed offre un maggior sostegno nell’approccio alle curve a favore di una migliore precisione di guida, qualità che l’hanno fatta scegliere dalla maggioranza dei piloti anche ad Assen, Imola, Donington, Misano e Portimão.

Al posterioreSC0 e SC1 di gamma e poi una soluzione dedicata a ciascuna classe: i piloti Superbike potranno contare sulla soluzione T384, pneumatico di sviluppo in mescola morbida portata finora solo ai test di Imola e a Portimão e che, rispetto alla soluzione di gamma, dovrebbe garantire un grip eccellente anche con temperature molto elevate; i piloti EVO ritroveranno la R1368, soluzione di sviluppo che utilizza una mescola molto morbida in grado di offrire molto grip se utilizzata con temperature elevate e che fino a questo momento è stata portata ed utilizzata solo a Imola e Misano.

Le statistiche 2013 Pirelli per Laguna Seca:
• Numero totale di pneumatici portati da Pirelli: 1310
• Numero di soluzioni (asciutto, intermedio e bagnato) per la classe Superbike: 4 anteriori e 5 posteriori
• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Superbike: 29 anteriori e 31 posteriori
• Best Lap Awards Superbike vinti da Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) in 1’23.581 (Gara 1, 3° giro) e da Davide Giugliano (Althea Racing) in 1’23.707 (Gara 2, 7° giro)
• Temperatura in Gara 1: aria 27° C, asfalto 42° C
• Temperatura in Gara 2: aria 24° C, asfalto 42° C
• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Superbike in gara: 256,4 km/h, realizzata in Gara 1 daDavide Giugliano (Althea Racing) al 2° giro.

Categories: Moto