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PIRELLI ROMANIA: RICICLO, AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ

Il comune di Slatina, sede dello stabilimento Pirelli, parteciperà alla terza edizione di “Fii orasul reciclarii 2015”, concorso che premia la migliore “città del riciclo” della Romania che si concluderà nel mese di giugno.

Il comune che riuscirà a raccogliere la maggior quantità di immondizia riceverà come premio la costruzione di un parco giochi realizzato con materiali riciclati.

Lo stabilimento di Pirelli in Romania, da sempre sensibile al tema del rispetto ambientale, oltre a supportare il comune di Slatina in questo concorso, promuove, insieme alle autorità locali, diversi progetti di formazione dei cittadini sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti.

Inoltre, da diversi anni, Pirelli Slatina partecipa a “Let’s do it Romania”, attività in cui molti dipendenti Pirelli prestano volontariamente tempo e forze per pulire i parchi di Slatina


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Pirelli: a conferenza Rio+20 presentati progetti con Ministero dell’Ambiente italiano e lo Stato brasiliano di San Paolo per la riduzione dell’impatto sul clima derivante dalla produzione dei pneumatici dello stabilimento car di Campinas

LA FABBRICA BRASILIANA GIA’ PREMIATA DALLA FIESP (FEDERAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLO STATO DI SAN PAOLO) PER IL RIUTILIZZO TOTALE DELLE ACQUE IMPIEGATE NEL PROCESSO INDUSTRIALE

Pirelli ha presentato oggi, nell’ambito della Conferenza Internazionale sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite – RIO+20, alcuni progetti che saranno realizzati in Brasile con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e lo stato brasiliano di San Paolo, per analizzare e ridurre l’impatto sul clima derivante dalle attività di produzione dei pneumatici dello stabilimento car di Campinas. La presentazione dei progetti è stata effettuata dal direttore Sostenibilità e Governo dei Rischi di Pirelli, Filippo Bettini, all’interno delle iniziative del padiglione italiano della Conferenza Rio+20 alla presenza del Ministro Corrado Clini e del presidente di Pirelli Brasile, Paolo Dal Pino.

I progetti si inseriscono nell’ambito degli impegni assunti della società nel corso del Sustanaibility Day tenutosi presso l’headquarter di Milano, lo scorso 23 gennaio, e testimonia, in linea con gli obiettivi di sostenibilità del Piano industriale 2012-2014 presentato a Londra lo scorso novembre, l’impegno della società per la realizzazione di un modello di crescita sostenibile ed efficiente.

Nell’ambito dei progetti presentati oggi Pirelli si impegna a calcolare, adottando metodologie di calcolo riconosciute a livello internazionale, l’impronta di carbonio (carbon footprint) relativa all’intero ciclo di vita di un proprio pneumatico rappresentativo prodotto nello stabilimento car di Campinas, nello stato brasiliano di San Paolo. Questo studio include anche l’individuazione degli interventi economicamente più sostenibili ed efficienti per ridurre le emissioni di gas a effetto serra legate al ciclo di vita dello stesso pneumatico.

Lo stabilimento Pirelli di Campinas, che si estende su una superficie di 120mila metri quadrati e che attualmente occupa oltre 2.000 persone, ha già ricevuto lo scorso marzo il premio della FIESP (Federazione degli Industriali dello Stato di San Paolo) per il progetto di riutilizzo totale delle acque impegnate nella produzione degli pneumatici.

Il calcolo dell’impronta di carbonio sarà realizzato anche per la bio-silice ricavata dalla lolla di riso e prodotta nello stabilimento Pirelli nella città di Meleiro, nello stato brasiliano di Santa Catarina. Questo processo, innovativo ed eco-compatibile elaborato da Pirelli, utilizza gli scarti della lavorazione del riso per produrre tale materia prima essenziale della mescola degli pneumatici, in sostituzione della silice prodotta attraverso metodi convenzionali, oggi ambientalmente più impattanti. Un ulteriore progetto presentato oggi prevede l’analisi tecnica ed economica per l’integrazione della tecnologia solare termica in alcune fasi del processo di produzione degli pneumatici, in sostituzione di fonti energetiche fossili.

Le diverse azioni condotte da Pirelli per contenere gli impatti ambientali hanno portato nel 2011 il gruppo a diminuire dell’8% i consumi specifici di energia e le emissioni specifiche di CO2 rispetto al 2009, con il 28% in meno di prelievi specifici d’acqua. Pirelli è inoltre impegnata attivamente nella gestione della filiera di raccolta e nella messa a punto di nuove soluzioni per il recupero di pneumatici fuori uso (PFU). In Brasile, attraverso l’associazione del settore, ANIP, la società partecipa al Consorzio Riciclanip che nel 2011 ha raccolto circa 320mila tonnellate di pneumatici a fine vita.

Con oltre 80 anni di presenza nel Paese, Pirelli ha oggi cinque fabbriche per la produzione di pneumatici in Brasile: Gravataí (RS), Campinas (SP), Santo André (SP), Sumaré (SP) e Feira de Santana (BA). In tali stabilimenti la società impiega complessivamente circa 9 mila dipendenti.

Gli obiettivi in termini di sostenibilità ambientale prevedono entro il 2015 una riduzione del 15% sia dei consumi energetici specifici che delle emissioni specifiche di CO2 e del 70% del prelievo specifico di acqua rispetto ai valori 2009.

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Pirelli e PT Astra Otoparts costituiscono una joint venture (60% Pirelli e 40% PT Astra Otoparts) per la costruzione di una nuova fabbrica moto in Indonesia

TRA IL 2012 E IL 2014 INVESTIMENTI COMPLESSIVI STIMATI DA PARTE DELLA JV PARI A 120 MILIONI DI DOLLARI

NEL 2014 PREVISTA UNA PRODUZIONE DI PNEUMATICI MOTO CONVENZIONALI DI 2 MILIONI DI PEZZI CHE CRESCERA’ A 7 MILIONI DI PEZZI NEL 2016

A REGIME LA NUOVA FABBRICA RAPPRESENTERA’ CIRCA IL 25% DELLA PRODUZIONE MOTO MONDIALE DI PIRELLI

Pirelli ha siglato oggi un accordo con PT Astra Otoparts, azienda indonesiana leader nella produzione di componenti per il settore automotive, per la costruzione di una nuova fabbrica in Indonesia, la prima di Pirelli nel Paese, destinata alla produzione di pneumatici moto convenzionali.

L’accordo è stato firmato – in occasione della missione in Asia del ministro italiano degli Affari Esteri italiano, Giulio Terzi di Sant’Agata – dal Senior Vice President Business Unit Moto di Pirelli, Uberto Thun, e dal Ceo di Astra Otoparts, Siswanto Prawiroatmodjo. Alla firma erano presenti il ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, il ministro dell’Industria indonesiano M. S. Hidayat, il ministro per il Commercio e gli Investimenti, Gita Wirjawan, e l’ambasciatore italiano a Jakarta, Federico Failla.

L’intesa prevede la creazione di una joint venture che vedrà Pirelli in posizione maggioritaria con il 60% del capitale e Astra con il rimanente 40%. Tra il 2012 e il 2014 l’investimento complessivo da parte della joint venture per la costruzione della nuova fabbrica è pari a circa 120 milioni di dollari.

L’avvio della costruzione della fabbrica, che sorgerà a breve distanza di Jakarta, è previsto a partire dal quarto trimestre 2012. Il sito avrà un’estensione pari a 25 ettari e al raggiungimento della piena operatività, nel 2016, occuperà 750 addetti.

Si prevede che la nuova fabbrica diventerà operativa a partire dal secondo semestre del 2013, con una produzione prevista nel 2014 pari a circa 2 milioni di pneumatici convenzionali moto che a regime, nel 2016, potrà raggiungere 7 milioni pezzi complessivi. Di questi, 3 milioni saranno venduti con marchi Astra, mentre i restanti 4 milioni – pari a circa il 25% di tutta la produzione moto Pirelli nel mondo – a marchi Pirelli (Pirelli e Metzeler). Nell’ottica della sua strategia ‘local for local’, il 20-25% della produzione a marchio Pirelli realizzata nello stabilimento in Indonesia sarà destinata ai canali primo equipaggiamento e ricambio dell’area Asia Pacific, il cui mercato moto è previsto in crescita a un tasso medio annuo del 3,5% nel periodo 2011-2014, mentre la produzione restante sarà destinata a tutti i Paesi in cui Pirelli opera ad eccezione del Sud America.

Il nuovo sito consentirà a Pirelli non solo di rafforzare la propria capacità produttiva nel moto – che secondo quanto previsto dal piano industriale crescerà a 16 milioni di pezzi nel 2015 dai 13 milioni di pezzi del 2011 – ma di avere un presidio diretto nella maggiore economia dell’area Asean, che con un parco circolante moto di 250 milioni di unità rappresenta il mercato moto numericamente più grande al mondo.  Di questi, 68 sono relativi alla sola Indonesia il cui mercato moto cresce a un ritmo superiore il 10% l’anno. La presenza produttiva diretta nel Paese permetterà inoltre di  beneficiare dell’assenza di dazi all’esportazione verso i mercati dell’area Asean e di ridurre i costi di approvvigionamento delle materie prime grazie alla forte presenza locale di produttori di gomma naturale.

Pirelli

Fondata nel 1872, Pirelli è il quinto operatore al mondo di pneumatici per fatturato. Presente in oltre 160 paesi, a fine 2011 contava 21 siti produttivi in quattro continenti e impiegava circa 34.000 dipendenti. Pirelli è tra i principali produttori di pneumatici di alto e altissimo di gamma, grazie al suo impegno nella ricerca e sviluppo, area in cui investe annualmente circa il 3% dei ricavi complessivi (5,6 miliardi di euro  nel 2011) e il 7% dei ricavi del segmento Premium, tra i livelli più elevati del comparto tyre, con l’obiettivo di un costante miglioramento in termini di performance, sicurezza e contenimento degli impatti ambientali. Presente nelle competizioni sportive dal 1907, Pirelli è fornitore esclusivo del Campionato mondiale di Superbike e di prestigiosi campionati monomarca, ma soprattutto del campionato di Formula 1 per il triennio 2011-2013.

PT Astra Otoparts Tbk

PT Astra Otoparts Tbk (Astra Otoparts) è la maggiore azienda indonesiana per la componentistica auto destinata sia al canale ricambio (REM) sia al primo equipaggiamento (OEM). La società, che conta tra i suoi clienti nel primo equipaggiamento alcune tra le maggiori aziende auto e moto mondiali, si distingue per l’elevata qualità dei suoi prodotti, destinati sia a soddisfare la domanda locale sia all’export diretto verso 49 Paesi in Medio Oriente, Asia Oceania, Africa, Europa e Americhe. A tal fine l’azienda può contare su 3 uffici di rappresentanza in Singapore, Dubai e Australia. La società, che impiega circa 33mila addetti ed è quotata dal 1998 alla Borsa indonesiana, nel 2011 ha registrato ricavi consolidati pari a 7.360 miliardi di rupie, circa 626 milioni di euro.

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