Sustainability Channel

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IL CDA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2017 DI PIRELLI & C. S.P.A.

-       Pirelli “Pure Consumer Tyre Player”

-       Ricavi in aumento del 13,4% a 1.339,3 milioni di euro (1.180,9 milioni al 31 marzo 2016)

-       Ulteriore rafforzamento del Premium: volumi in crescita del 15,3% e ricavi in aumento del 16%. L’incidenza sui ricavi complessivi sale al 67,8% (66,2% al 31 marzo 2016)

-       Miglioramento del price/mix: +5,5%, il top del comparto, grazie soprattutto al mix di vendita

-       Ebitda pari a 270,3 milioni (261,5 milioni al 31 marzo 2016)

-       Ebit Adjusted pari a 205,0 milioni di euro (203,6 milioni al 31 marzo 2016)

-       Ebit Margin Adjusted influenzato da avvio nuovi progetti e incremento materie prime

-       Investimenti per 98,3 milioni di euro (70 milioni al 31 marzo 2016)

-       Risultato netto attività in funzionamento : +49,5 milioni di euro (-30,4 milioni al 31 marzo 2016)

-       Apac e Nafta si confermano le aree a maggiore profittabilità

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Per effetto dell’assegnazione da parte di Pirelli & C. S.p.A. a Marco Polo International Italy delle azioni di TP Industrial Holding, società nella quale erano confluiti gli asset Industrial di Pirelli, il business Industrial si qualifica come “discontinued operation”. Il risultato del periodo della discontinued operation è stato riclassificato nel conto economico nella voce “risultato delle attività operative cessate”. I dati economici comparativi del 2016 sono stati oggetto di restatement.

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Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati del gruppo al 31 marzo 2017, che riflettono l’avvio del processo di trasformazione di Pirelli in un “Pure Consumer Tyre Player”, con la conseguente implementazione di nuovi progetti che mirano a rafforzare il suo posizionamento nell’alto e altissimo di gamma a maggiore redditività e lo sviluppo di nuove attività volte a cogliere nuovi trend della mobilità.

I risultati del primo trimestre 2017 sono caratterizzati dai seguenti elementi.

I ricavi sono stati pari a 1.339,3 milioni di euro, con una crescita del 13,4% rispetto a 1.180,9 milioni del corrispondente periodo 2016 che è stata ancora una volta trainata dal focus sul segmento Premium e il suo positivo andamento. La crescita organica è stata pari all’8,4% ed esclude l’impatto dei cambi (+4%) e il consolidamento di Jiaozou Aeolus Car (+1%), la cui riconversione in marca Pirelli è già iniziata nell’ultimo trimestre 2016 al fine di accelerare lo sviluppo in Cina, area che sarà il motore della crescita a livello mondiale del segmento Premium.

Il trend dei ricavi ha beneficiato della forte crescita della componente price/mix (+5,5%, al massimo livello fra i competitors) dovuto in particolare al miglioramento del mix di vendita, grazie al successo dei prodotti alto di gamma, e agli aumenti di prezzo nei mercati emergenti.

I ricavi Premium sono cresciuti del 16% a quota 907,4 milioni di euro, rispetto ai 782,2 milioni del corrispondente periodo 2016. L’incidenza del Premium sui ricavi complessivi è aumentata ulteriormente raggiungendo il 67,8% del totale rispetto al 66,2% registrato nel primo trimestre 2016.

I volumi del segmento Premium hanno registrato una significativa crescita pari al 15,3% -  che ha interessato tutte le Region attestandosi a livelli superiori al trend di mercato (+11%) – che ha sostenuto l’andamento dei volumi complessivi, aumentati nel periodo del 2,9%. La progressiva riduzione dell’esposizione sui segmenti a minore redditività, in particolare in Russia e Latam, ha portato, viceversa,  a una flessione del 9,1% dei volumi non–Premium.

L’Ebitda ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione è stato pari al 31 marzo 2017 a 270,3 milioni di euro, in crescita del 3,4% rispetto ai 261,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2016.

L’Ebit Adjusted (risultato operativo ante oneri non ricorrenti, di ristrutturazione e ammortamenti di asset intangibili identificati in sede di PPA) è pari a 205 milioni di euro, in crescita di 1,4 milioni di euro rispetto ai 203,6 milioni del corrispondente periodo 2016. L’utilizzo delle leve interne quali il prezzo/mix, volumi ed efficienze ha permesso di compensare l’aumento del costo delle materie prime, l’inflazione dei costi (in particolare nei mercati emergenti), i maggiori ammortamenti e altri costi legati allo sviluppo del business.

L’Ebit margin Adjusted è stato pari al 15,3% rispetto al 17,2% al 31 marzo 2016 e riflette prevalentemente nuovi programmi che esprimeranno valore nel medio termine, oltre all’effetto dell’incremento delle materie prime. In particolare:

- il sopracitato consolidamento delle attività di Jiaozou Aeolus Car in Cina;

- il rafforzamento del posizionamento sul premium lungo tutta la catena del valore;

- l’accelerazione della riduzione dell’esposizione nei segmenti a minore redditività;

- l’avvio di nuove attività che intercettano nuovi bisogni del cliente finale quali la connettività e il ritorno al       business bici attraverso il progetto Velo;

- costi ‘una tantum’ di separazione dall’Industrial;

- il gap  temporale fra l’aumento dei prezzi su tutti i prodotti – a partire dal 1° aprile 2017 – rispetto all’incremento del prezzo delle materie prime.

Il risultato operativo (Ebit)  è stato pari a 168,7 milioni (166,1 milioni di euro del corrispondente periodo precedente) e riflette oneri non ricorrenti e di ristrutturazione per 10,1 milioni di euro dovuti ai processi di razionalizzazione, ai costi relativi alle attività di riorganizzazione del segmento Industrial e 26,2 milioni di euro relativi agli ammortamenti di asset intangibili identificati in sede di PPA e derivanti dall’acquisto degli asset Pirelli da parte di Marco Polo.

Il risultato da partecipazioni è negativo per 3,1 milioni di euro (-42,5 milioni al 31 marzo 2016) e si riferisce principalmente al risultato pro quota della jv indonesiana PT Evoluzione Tyres.

Il risultato netto delle attività in funzionamento al 31 marzo 2017 è stato pari a 49,5 milioni di euro rispetto a una perdita di 30,4 milioni di euro nel primo trimestre 2016. Il risultato riflette, oltre che il miglioramento del risultato operativo e del risultato da partecipazioni, anche minori oneri finanziari netti per 56,7 milioni di euro (pari a 77,0 milioni di euro nel primo trimestre 2017 rispetto ai 133,7 milioni di euro del primo trimestre 2016, su cui incidevano anche 25,4 milioni di euro legati all’estinzione del prestito obbligazionario  US Private Placement). La riduzione degli oneri finanziari è principalmente riconducibile al calo del costo del debito (5,42% nel primo trimestre 2017 contro 5,98% nei primi tre mesi 2016).

Il flusso netto della gestione operativa al 31 marzo 2017 è stato negativo per 720,0 milioni di euro (-592,3 milioni nel corrispondente periodo 2016). Il dato riflette, tra l’altro, la crescita degli investimenti – a 98,3 milioni di euro dai 70 milioni di euro al 31 marzo 2016 – principalmente destinati all’incremento della capacità Premium in Europa e nell’area Nafta e al costante miglioramento del mix.

Il flusso di cassa ante dividendi e operazioni straordinarie è stato negativo per 881,7 milioni di euro rispetto a un valore negativo di 838,3 milioni di euro del 2016. Il flusso di cassa totale è stato negativo per 612,4 milioni di euro (negativo per 779,0 milioni di euro nel 2016), e include l’effetto positivo per 269,3 milioni di euro derivante dalla finalizzazione della riorganizzazione industrial.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2017 è negativa per 5.525,2 milioni di euro (-4.912,8 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

A livello geografico, l’Apac ha registrato, insieme al Nafta, la redditività più elevata fra tutte le macroaree, mantenendosi a livelli twenties. I ricavi nell’area Apac, soprattutto grazie alla performance del Premium, sono aumentati del 26,6% rispetto al corrispondente periodo 2016. Escludendo gli effetti positivi dei cambi (+0,7%) e la variazione di perimetro derivante dal consolidamento di Aeolus Car (+3,2%) la crescita organica dei ricavi è stata pari a +22,7%. Il Nafta ha registrato un margine Ebit a livelli twenties, con una crescita dei ricavi del 16,5% (+13,7% escludendo l’effetto positivo dei cambi) grazie al buon andamento del Premium e del SuperPremium. L’Europa ha registrato una redditività a livelli mid-teens, con ricavi in crescita del 7,8% (+8,9% escludendo l’effetto negativo dei cambi), sostenuti dal positivo andamento del Premium. Il Meai ha registrato una redditività a livelli mid-teens, con ricavi complessivi in crescita del 2,4%.

In riduzione la redditività in Sud America (Ebit margin mid single-digit) per effetto principalmente di una riduzione delle vendite nel mercato argentino e delle continue azioni di miglioramento e di riconversione del mix. Nel corso del trimestre i ricavi sono cresciuti del 18,8% (-3,2% a livello organico eslcudendo i cambi e la variazione di perimetro).

Tale andamento riflette il proseguimento del focus sul mix, con la progressiva riduzione delle vendite sul segmento non premium, la destinazione di parte della produzione all’export verso il Nord America in considerazione della crescente domanda per i prodotti Premium Pirelli e la contrazione del mercato car in Argentina. La Russia ha registrato una crescita della profittabilità (Ebit margin high single digit rispetto a una marginalità negativa nel primo trimestre 2016). I ricavi complessivi sono cresciuti del 14,3%: escludendo l’impatto positivo dei cambi, i ricavi sono calati del 16,9%. Tale dinamica riflette la strategia di focalizzazione sui segmenti più profittevoli, con la progressiva riduzione della produzione e delle vendite dei prodotti di marca non Pirelli.

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IL CDA DI PIRELLI & C. S.P.A. APPROVA I RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2016

-       In crescita nell’esercizio 2016 tutti i principali indicatori economici

-       Ulteriore rafforzamento sul Premium: volumi in crescita del 14,2% e ricavi pari al 64,0% del business Consumer (61,5% nel 2015)

-       Miglioramento del price/mix: +5,0% grazie soprattutto al mix di vendita

-       Progressivo miglioramento dei volumi, in crescita del 2,1% (+5,1% nel quarto trimestre)

-       Efficienze per 90,5 milioni di euro: raggiunto il 79% del target quadriennale 2014-2017 di 350 milioni di euro

-       Crescita  della redditività, con un margine Ebit Adjusted complessivo pari al 14,8% (14,4% nel corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro). Redditività record per il business Consumer con un Ebit margin adjusted del 16,8% sull’anno (16,2% nel corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro)

-       Significativo miglioramento della posizione finanziaria netta

-       Aumento della redditività in Europa. Apac e Nafta le aree a maggiore profittabilità

-       Investimenti in Ricerca e Sviluppo per 228,1 milioni di euro, pari a circa il 4% dei ricavi totali (6% di quelli del segmento Premium)

-       Prosegue il processo di trasformazione di Pirelli

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Per effetto dell’acquisizione da parte di Marco Polo Industrial Holding S.p.a. di Pirelli e della successiva fusione per incorporazione di Marco Polo Industrial Holding S.p.A. in Pirelli, a seguito della Purchase Price Allocation (PPA) condotta sulla base di quanto stabilito dai principi contabili di riferimento, sono stati iscritti a conto economico maggiori ammortamenti riferibili principalmente a immobilizzazioni immateriali identificate nell’ambito di tale operazione. La voce a conto economico “EBIT adjusted” esclude – oltre agli oneri non ricorrenti e di ristrutturazione -  anche gli ammortamenti riferibili ad asset intangibili identificati in sede di PPA.

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Milano, 31 marzo 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. S.p.A., ha esaminato e approvato i risultati del gruppo al 31 dicembre 2016. I risultati dell’esercizio 2016 evidenziano una crescita dei principali indicatori economici.

I ricavi sono stati pari a 6.058,4 milioni di euro, con una crescita organica del 7% a livello annuo (a parità di perimetro e al netto dell’effetto cambi, negativi per il 5,4%) e dell’8,7% nel corso del quarto trimestre. Il trend dei ricavi ha beneficiato della forte crescita – sia nel business Consumer sia Industrial - della componente price/mix (+5,0%) in particolare grazie al miglioramento del mix di vendita nonché per   gli aumenti di prezzo nei mercati emergenti.

Positivo l’andamento dei volumi (+2,1% nel 2016, +5,1% nel quarto trimestre) grazie al business Consumer (+3,5% nel corso dell’anno, +4,8% nel quarto trimestre). L’andamento dei volumi Industrial, negativo a livello annuo (-3,8%) a causa della debolezza del mercato in Sud America, ha registrato nel quarto trimestre  un  progresso del 6,5% grazie alla ripresa del business  nella region soprattutto nel canale Ricambi.

In miglioramento il Premium con una crescita dei volumi pari al 14,2%, superiore al trend del mercato Premium globale (+9,4%). La crescita organica dei ricavi del segmento è stata del 12,3% a 3.244,6 milioni di euro, con un’incidenza complessiva sui ricavi Consumer pari al 64% dal 61,5% del corrispondente periodo 2015 a pari perimetro.

L’Ebit Adjusted (risultato operativo ante oneri non ricorrenti, di ristrutturazione e ammortamenti di asset intangibili identificati in sede di PPA) è pari a 896,6 milioni di euro (860,5 milioni nel 2015 a parità di perimetro), con un margine Ebit Adjusted in crescita al 14,8% rispetto al 14,4% del 2015 a pari perimetro.

Il miglioramento della redditività è riconducibile alle leve interne quali la crescita dei volumi, il price/mix e alle efficienze realizzate per contrastare la volatilità dei cambi, l’aumento del costo delle materie prime e l’inflazione nei mercati emergenti. Le efficienze sono state pari a 90,5 milioni di euro, portando a 277,3 milioni di euro le efficienze conseguite dal 2014, pari al 79% del target quadriennale 2014-2017 di 350 milioni.

Il risultato operativo (Ebit)  è stato pari a 724,2 milioni di euro (rispetto ai 786,1 milioni del corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro) e riflette principalmente 66,6 milioni di oneri non ricorrenti e di ristrutturazione dovuti ai processi di razionalizzazione e ai costi relativi alle attività di riorganizzazione del segmento Industrial e 105,8 milioni di euro relativi agli ammortamenti di asset intangibili derivanti dall’acquisto degli asset Pirelli da parte di Marco Polo.

Il risultato netto totale è stato pari a 147,6 milioni di euro rispetto ai -383,5 milioni del 2015. Tale dato  includeva una perdita di 559,5 milioni per il deconsolidamento del Venezuela e un impatto negativo di 14,6 milioni di euro derivante dalle attività operative cessate. Il risultato da partecipazioni è negativo per 20 milioni di euro (-41,4 milioni di euro nel corrispondente periodo 2015).

Il flusso netto della gestione operativa è risultato in netto miglioramento, passando dai 701,4 milioni del 2015 a 882,7 milioni di euro nell’esercizio 2016, grazie alla gestione del capitale circolante, e dopo aver sostenuto investimenti per 372,2 milioni di euro (391,4 milioni nel 2015), destinati principalmente all’incremento della capacità Premium in Europa, Nafta e Cina, oltre che al miglioramento del mix.

Il flusso netto di cassa totale – prima dei dividendi e degli effetti derivanti dalla fusione con Marco Polo Industrial Holding e dalla riorganizzazione delle attività industrial – è stato positivo per 383,1 milioni di euro (192,1 milioni di euro del 2015) e include circa 200 milioni di euro di incasso derivante dalla vendita di alcune partecipazioni (principalmente la cessione dell’investimento detenuto da Eurostazioni S.p.A. in Grandi Stazioni Retail) e asset immobiliari.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 è risultata negativa per 4.912,8 milioni di euro, in miglioramento di 418,2 milioni rispetto ai 5.331,0 milioni di euro a fine 2015. Il positivo andamento è riconducibile principalmente all’elevata generazione di cassa, oltre che all’incasso di 266 milioni di euro derivante dall’ingresso, con una quota del 38%, del fondo cinese Cinda nel capitale di Pirelli Industrial nell’ambito del progetto di riorganizzazione del business industrial.

Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo sono stati pari a 228,1 milioni di euro, pari a circa il 4% delle vendite complessive, di cui 191,0 milioni di euro per attività legata ai prodotti Premium (circa il 6% delle vendite del segmento).

A livello geografico, l’Apac ha registrato, insieme al Nafta, la redditività più elevata fra tutte le macroaree, mantenendosi a livelli twenties. In miglioramento l’andamento dei ricavi (+12,1% la crescita organica nel 2016 e +25,4% nel quarto trimestre) che includono le vendite di Jiaozou Aeolus Tyre dal 1° ottobre 2016. A parità di perimetro la crescita è stata pari al 9% a livello annuo e al 17,9% nel quarto trimestre, grazie al positivo andamento del business Consumer e al rafforzamento del canale Primo Equipaggiamento grazie a nuove omologazioni con brand europei e locali.

Il Nafta ha registrato un margine Ebit a livelli twenties, stabile rispetto al 2015, con una crescita organica dei ricavi del 12,0% nel 2016 (+18,6% nel quarto trimestre) grazie al buon andamento del Premium e del SuperPremium.

In miglioramento la redditività in Europa, a livelli mid-teens, grazie alla crescita del 10,0% dei ricavi Premium, sostenuta dal buon andamento delle vendite sia nel Primo Equipaggiamento sia sul canale Ricambi. I ricavi organici sono cresciuti del 5,1%.

Il Meai ha registrato una redditività stabile a livelli high-teens, con ricavi in crescita organica del 7,2%.

In riduzione la redditività in Sud America (mid single-digit) per effetto principalmente dell’andamento del business Industrial che sconta la debolezza del mercato, mentre la redditività nel segmento Consumer si conferma a livelli high single-digit. Nel corso dell’anno i ricavi a livello organico hanno registrato un progresso del 6,0% (-6,6% includendo l’effetto cambi pari a -12,6%). In deciso miglioramento la performance nel quarto trimestre con una crescita dei ricavi del 12%, in particolar modo sul business industrial, con un incremento dei volumi superiore a quello di mercato.

La volatilità dei cambi e la debolezza del mercato hanno avuto un impatto negativo sui risultati in Russia (ricavi in flessione dell’1,0% al netto dei cambi) con una profittabilità a livelli break-even, in miglioramento rispetto ai primi nove mesi 2016 grazie al deciso recupero nel quarto trimestre (crescita organica dei ricavi del 9,6%, sostenuta soprattutto dal buon andamento del price/mix e da un effetto cambi pari a +6,5%).

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Riunito il consiglio di amministrazione: prosegue il processo di riorganizzazione di Pirelli industrial

PRESENTATO IL PIANO INDUSTRIALE 2016-2018 CON VISION AL 2020

COSTITUITA LA NUOVA DIREZIONE GENERALE PIRELLI DIGITAL AFFIDATA A LUIGI STACCOLI

PAOLO DAL PINO NOMINATO CEO DI PIRELLI INDUSTRIAL

LANCIO IPO PREVISTO ENTRO PRIMO SEMESTRE 2018

FUTURA GOVERNANCE ALLINEATA ALLE BEST PRACTICE INTERNAZIONALI

Il Cda di Pirelli & C. S.p.A., riunitosi oggi, è stato aggiornato sulle attività in corso in merito alla prospettata integrazione tra Pirelli Industrial e Aeolus prendendo favorevolmente atto dei suoi progressi.

Il Cda ha quindi analizzato le linee guida per il piano industriale del segmento industrial.

Il Consiglio ha inoltre approvato il piano industriale 2016-2018, con vision al 2020, di Pirelli Consumer, unico player globale interamente focalizzato sul business Consumer. La strategia prevede:

  1.    1. una leadership rafforzata nei segmenti ad alta redditività Prestige e Premium;
  2.    2. un modello di business sempre più focalizzato sul consumatore finale (‘Consumer Centric Approach’);
  3.    3. il presidio delle nuove opportunità di business offerte dalla “new and sustainable mobility” (Cyber Tyre e Vélo);
  4.    4. processi industriali, commerciali e gestionali totalmente digitalizzati, più efficienti e basati su modelli predittivi resi possibili grazie all’uso dei big data analytics.

A supporto di tale percorso, il Consiglio ha adottato un modello organizzativo che prevede:

- la costituzione della Direzione Generale Pirelli Digital, affidata a Luigi Staccoli, a presidio di tutte le attività rivolte alla digitalizzazione dell’azienda;

- l’aggregazione di tutte le strutture tecniche (R&D, omologazioni, tecnologie, manufacturing, qualità, motorsport) e delle vendite al primo equipaggiamento sotto la responsabilità del Direttore Generale Technology, Maurizio Boiocchi;

- l’attribuzione della gestione di tutte le strutture commerciali (marketing, supply chain, vendite aftermarket) e della Business Unit Moto al Chief Commercial Officer Consumer, Roberto Righi, a supporto del ‘Consumer Centric Approach’;

- il superamento della Direzione Generale Operations a partire dal primo gennaio 2017. Gregorio Borgo, che ha comunicato la propria decisione di lasciare la società per perseguire un nuovo importante percorso professionale, rimarrà in azienda fino al 31 dicembre 2016 per supportare il Ceo, Marco Tronchetti Provera, nell’implementazione del nuovo modello organizzativo;

- la nomina di Paolo Dal Pino, attualmente Ceo della region Latin America, a Chief Executive Officer di Pirelli Industrial;

- l’attribuzione della responsabilità della direzione risorse umane a Gustavo Bracco con la carica di Chief Human Resources Officer.

A Gregorio Borgo va l’apprezzamento della società per l’importante contributo dato alla crescita di Pirelli nei suoi 24 anni di servizio.

Sulla base di tali presupposti, il Cda ha condiviso la volontà di accelerare il percorso di quotazione della società avviando da subito tutte le azioni necessarie. Si prevede che le fasi preliminari per la preparazione di un’IPO (Initial Pubblic Offering) possano essere portate a termine nel corso del primo semestre 2017, con l’obiettivo di procedere, a seconda delle migliori opportunità offerte dal mercato, con il lancio dell’IPO entro il primo semestre 2018 sul listino di Milano o, comunque, su una delle maggiori piazze azionarie a livello internazionale.

Tra gli elementi portanti per il successo della quotazione il Consiglio ha individuato:

- l’allineamento della governance alle best practice internazionali, attraverso un Consiglio di amministrazione e comitati consiliari composti da un adeguato numero di amminIstratori indipendenti;

- una compagine societaria  che, pur partendo da una struttura di azionariato concentrato, delineatosi a seguito dell’Opa, veda un’evoluzione che garantisca un flottante adeguato e in grado di soddisfare le aspettative degli investitori internazionali;

- un sistema di incentivazione che garantisca un allineamento degli interessi del management con quello di tutti gli azionisti.

Il Cda ha inoltre preso atto con favore della decisione del Cda di Marco Polo International Italy (‘Marco Polo’), riunitosi anch’esso oggi, di condividere e approvare il percorso deliberato da Pirelli e gli elementi portanti per il successo della sua quotazione. Il Cda di Marco Polo ha confermato la volontà di accelerare l’implementazione degli accordi parasociali firmati il 22 marzo 2015, che hanno come loro fondamento la creazione di valore da parte di Pirelli e il suo relisting.

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